Oggi ricorre il diciottesimo anniversario della morte di Marco Biagi, professore di Diritto del lavoro del nostro Ateneo, colto sulla soglia di casa da un vile agguato delle Brigate Rosse.
L’Università di Modena e Reggio Emilia e la Fondazione, che di lui porta il nome, sono costantemente impegnate a coltivare la sua eredità di studioso e servitore dello Stato, proiettandola sulle sfide della contemporaneità. L’eredità di un innovatore della sua disciplina, e di un riformista che accompagnava l’evoluzione dell’ordinamento giuridico guardando sempre alla realtà dei processi sociali e ai bisogni concreti delle persone.
Marco Biagi abbia speso la vita dedicandosi alla ricerca, intesa come studio e pratica di soluzioni realizzabili e positive, e al dialogo, inteso come dialettica e concertazione tra interessi differenti. È a partire dai fondamenti del suo pensiero che l’Ateneo è impegnato affinché la Fondazione sia un luogo in cui vengono privilegiati il confronto costruttivo, lo studio approfondito e senza pregiudizi, con il fine di contribuire a preparare generazioni di giovani in grado di operare nella società con mente aperta e capace di comprendere le trasformazioni.
Il Convegno internazionale in suo ricordo, appuntamento ormai tradizionale che avrebbe dovuto raccogliere a Modena il 19 e 20 marzo giuslavoristi e studiosi delle relazioni di lavoro di ogni provenienza, per discutere, quest’anno, del tema attualissimo delle tutele del lavoro autonomo, è stato rinviato al 29 e 30 ottobre 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ormai diffusa in tutto il mondo.
Il Rettore
Prof. Carlo Adolfo Porro
La Presidente della Fondazione
Prof.ssa Marina Biagi