La Fondazione “Marco Biagi” dell’Università di Modena e Reggio Emilia e ADAPT – Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e sulle Relazioni Industriali
in collaborazione con AISRI – Associazione Italiana di Studio delle Relazioni Industriali e Associazione amici “Marco Biagi”
organizzano il II convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi su
La riforma del lavoro: de-regolazione o ri- regolazione?
La “Legge Biagi” nel confronto comparato
Roma, 18-19 marzo 2004
L’entrata in vigore del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, volto a modernizzare il mercato del lavoro attraverso l’incremento dei tassi di
occupazione regolare e la predisposizione di occasioni di impiego di qualità, ha dato avvio a una profonda revisione del quadro normativo italiano in materia di occupazione.
Conformemente alle sollecitazioni dell’Unione europea, la trasformazione in corso ha attivato un processo tendente a modernizzare l’organizzazione del lavoro, al fine di rendere maggiormente produttive e competitive le imprese e di raggiungere l’equilibrio necessario tra flessibilità e sicurezza. Essa ha inoltre promosso un confronto costruttivo sulla struttura del mercato del lavoro in Italia.
Proprio nel momento in cui si avvia la fase di sperimentazione di misure così incisive di riforma, appare imprescindibile la ricerca del dialogo e
dell’approfondimento scientifico, al fine di contribuire in maniera più efficace alla messa a regime del provvedimento in un confronto attento al merito delle singole problematiche sollevate dalla nuova disciplina.
La presente iniziativa vuole rappresentare un’importante occasione di approfondimento delle tendenze generali del mercato del lavoro, anche
attraverso l’analisi delle buone prassi instaurate a livello europeo. L’esercizio della comparazione, come ci ha insegnato Marco Biagi, può infatti costituire lo strumento più efficace per valutare la bontà o la possibilità di implementazione delle misure introdotte attraverso la riforma recentemente varata e che porta appunto il suo nome.